Già 4 anni fa il lungo molo era stato chiuso. Poi riaperto dopo un servizio televisivo.
Ora da due anni è così.
Non si tratta di un semplice accesso al mare in quanto utilizzato molto da persone con fragilità come bambini e pensionati che esercitano una forma semplice di pesca sportiva.
Anziani trovano comodo ed agevole il passeggiare sul molo. Avendo nelle vicinanze il parcheggio auto.
Ma anche semplici cittadini che vi accedono per un bagno veloce e per accedere all’arenile, che ricordiamo deve essere accedibile comunque .
Abbiamo ricevuto diverse informazioni in privato , anche inverosimili
Prima di approfondire, riteniamo inverosimile che il Comune, che crediamo gestisca il bene (anche in delega dal demanio) possa trasferire la responsabilità e competenza ad un altro ente.(Sovrintendenza).
Semmai dovrebbe farsi parte attiva verso questo ente chiedendo un intervento o l’autorizzazione ad intervenire con un progetto approvato e sotto la supervisione della sovrintendenza.
Ma se questo fosse l’iter, perché non è stato attuato finora?
Purtroppo spesso il termine “gestire un bene ”, viene declinato con “chiudere” e “vietare”.
Nelle more ci è stato riferito (cosa tutta da verificare) che qualche stabilimento del lungomare impedisce il semplice transito verso il demanio (anche a persone portatori di handicap).
Tutto da approfondire.
L’unica cosa che possiamo promettere è che abbiamo inserito la questione tra le nostre “attività in corso” , con l’impegno che non ci limiteremo a denunciare ma opereremo per portare a termini questa questione .
Questo nell’interesse dei singoli, dei turisti giornalieri o stagionali, ma anche di tutta la collettività di Sabaudia, che ricordiamo dal turismo trae parte della sua ricchezza e che rischia di essere danneggiata da certi venti.
Per la nostra associazione, non fa differenza se comune di SFC o Sabaudia, se un autosalone di SUV sotto una torre del 1100 o un ripetitore nel parco nazionale a 80 metri dal mare. Se una chiesa inspiegabilmente chiusa da 8 mesi o un accesso al mare.
Questo è nel DNA dell’Associazione. Basta leggere la nostra storia.
Non contro qualcuno, ma per rispondere alla nostra prima finalità che: la salvaguardia, la protezione e l’uso ottimale del patrimonio naturalistico, paesaggistico, culturale, architettonico e archeologico del Circeo”. Ormai da 34 anni.
E a nostro avviso questa vicenda , NON rappresenta un uso ottimale del patrimonio naturalistica…….
Commenti recenti