Ha superato quota mille firme e promette di diventare uno dei tormentoni del periodo estivo, la polemica legata alla chiusura, da parte della nuova proprietà della villa di Alberto Moravia sul lungomare di Sabaudia, dell’accesso al mare storicamente utilizzato dallo scrittore e da Pierpaolo Pasolini (proprietario dell’altra porzione dello stesso immobile) per usufruire della spiaggia. Il sentiero di Moravia, così è stato ribattezzato dai promotori della petizione, che lo stesso scrittore ha sempre voluto restasse aperto e che è rimasto tale fino a quando i suoi eredi hanno venduto la villa, passata di mano a due società fino all’ultima che, nei mesi scorsi, ha avviato una serie di lavori inglobando parte del sentiero tra le dune e chiudendo di fatto l’accesso alla spiaggia utilizzato da molti turisti anche per la spettacolare posizione a due passi da Torre Paola e dal promontorio del Circeo.
A sollevare il caso l’associazione «Il Fortino del Circeo» di cui Moravia era socio onorario e i cui iscritti ricordano ancora le parole dell’intellettuale «che – ricorda Giulio Schisani – ha sempre detto in più e più occasioni che quel sentiero doveva restare aperto a disposizione di tutti». L’associazione «Il Fortino», ricorda Schisani, ha presentato una serie di esposti che hanno fatto partire un accertamento anche da parte del Comune di Sabaudia «ma al momento – spiega – non abbiamo alcun riscontro se non il fatto che la chiusura resta tale».
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