Come promesso siamo stati a verificare di persona con amici lo stato dei luoghi.
C’erano persone che non conoscevamo che ci hanno salutato con simpatia e con cui abbiamo parlato di questi tristi eventi (La Rinascente, la Strada delle Batterie).
Abbiamo constatato di persona quanto segue.
La Sindaca dichiarò il 10 aprile alla stampa Nazionale :
“Al momento non vi sono evidenze per accusare chicchessia di un ipotetico danneggiamento della scaletta della Rinascente. Altrimenti, in caso contrario, avremmo chiaramente provveduto a segnalare l’accaduto alle autorità competenti per gli accertamenti di rito.”
Nel merito di questa dichiarazione abbiamo riscontrato cose diverse.
Un architetto presente ci ha evidenziato alcune rocce con rottura a “Taglio” da strumento meccanico, da cui si evidenzia che sia ragionevole pensare ad atti dolosi(vedi foto)
Infatti analizzando le foto che si allegano è evidente che il crollo sia opera di un martello pneumatico.
Mostriamo l’immagine della struttura ad arco in cemento armato che fungeva da volta poggiandosi su un robusta scala di roccia e cemento (anche essa distrutta) la volta in cemento armato non poteva crollare in quel modo, ovvero in tutta la sua interezza.
Sempre il 10 aprile la sindaca del Circeo, Monia Di Cosimo, ha promesso di ricostruire la scala. “La fruizione e valorizzazione del patrimonio naturalistico, così come di quello storico e archeologico, sono ovviamente una priorità dell’Amministrazione comunale”, afferma.
La dichiarazione di ricostruzione della scala (risalente a oltre 3 mesi fa) , ad oggi è un falso , in quanto il tratto distrutto che doveva essere ripristinato non è stato oggetto di alcun intervento.
L’intervento, ad oggi, ha riguardato il viale di accesso e le relative scale.
Sono stati livellati alcuni tratti con brecciolino e “consolidate” con cemento le pietre sconnesse delle scale (qualche caldarella di cemento).
L’unica opera di ricostruzione è questo tentativo di qualche volontario di creare un “gradino di rocce” per agevolare la discesa finale.
Altre strutture di cemento , più esposte a destra e a sinistra non hanno subito danni
Al momento crediamo siano soldi buttati.
Con riserva di denuncia per danno ambientale.
Riteniamo che molti cittadini si sentino presi in giro.
Queste aree comunali sono in totale stato di abbandono ed assenza di qualunque tipo di manutenzione ordinaria.
C’era stata segnalato il crollo dell’unica via di accesso praticabile con comodità e sicurezza.
Si è pensato ad eventi naturali ed al trascorrere del tempo, ma analizzando le foto che si allegano è evidente che il crollo sia opera di un martello pneumatico.
Mostriamo l’immagine della struttura ad arco in cemento armato che fungeva da volta poggiandosi su un robusta scala di roccia e cemento (anche essa distrutta).
Come si evince dalla vista dal mare, il punto crollato era ben protetto dalla scogliera antistante.
A terra è evidente che la volta in cemento armato non poteva crollare in quel modo, ovvero in tutta la sua interezza.
Evidenziamo a destra una scala di accesso da un proprietà privata in perfetto stato di conservazione (forse perché manutenute).
Se così fosse dobbiamo dedurre che opere murarie con mezzi rumorosi in Via Grotta delle Capre sono indisturbati.
Le foto si commentano da sole, ma una domanda ce la poniamo, per quanto premesso, trattandosi di bene a tutto titolo di proprietà comunale, cosa intende fare la nostra Amministrazione per ripristinare la fruibilità di questo luogo?
Oppure dobbiamo intendere che la manutenzione ordinaria del nostro patrimonio debba riguardare esclusivamente beni quali l’impianto di illuminazione della fonte di Lucullo, recentemente oggetto della solita autocelebrazione della nostra amministrazione?
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