In occasione del suo Compleanno abbiamo il piacere di pubblicare e renderlo disponibile a tutti il libro di uno dei soci fondatori del Fortino Gina Di Bucci (assieme a Franco Martufi, Gianfranca Rainone, Giancarlo Palombi e Giulio Schisani) :
… e dovemmo lasciar casa 1943-’44
Lo sfollamento da San Felice Circeo, nel racconto di 15 protagonisti
(unica memoria di qui giorni di sfollamento dal Paese durante la guerra)
Brevi note sull’autrice
Gina Di Bucci è nata a San Felice il primo giugno 1932.
Ha svolto i suoi studi principalmente a Roma e ha condotto gran parte della sua vita lavorativa presso l’Istituto Italo-Latinoamericano, ente internazionale di cui fanno parte l’Italia e i venti paesi dell’America Latina, coordinandone il settore scientifico. In tale veste ha compiuto missioni in molti paesi dell’America Latina, tra cui Brasile, Colombia, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Messico, Panama, Venezuela.
Ha fatto parte fin da giovane della Young Women Christian Association, fondazione che opera in ottanta paesi del mondo, realizzando iniziative a favore delle donne. Ha fatto parte del consiglio direttivo della YWCA italiana nel quale è stata ripetutamente eletta.
Impegnata nel sociale, ha contribuito alla creazione di associazioni in ambito socio-culturale e ambientale, tra cui “Il Fortino”, con sede in San Felice Circeo. Ritiratasi in pensione, è tornata nel suo luogo di origine, stabilendosi definitivamente nel centro storico del Circeo.
Contenuti
Presentazione/ Introduzione
Amelia Fabrizi
Antonia Di Prospero
Assunta Lanzuisi
Benito Longo
Domenico Ceccarelli
Elia Pasciuti
Elisa Capponi
Enrico Mancini
Eva Calisi
Fausta Cerasoli
Giuseppe Di Prospero
Italo D’Antrassi
Licia Ceccarelli
Luigi Nesti
Maria Capponi
Il diario di don Bernardo
La realizzazione di questo libro è stata possibile grazie a :
Editing : Gabriele Lanzuisi
Illustrazioni : Gabriella Sernesi
Realizzazione grafica : Enrico D’Andrassi
Finito di stampare nel mese di giugno 2016
Qualsiasi parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza autorizzazione, ma con un’unica raccomandazione: che tutto venga fatto nel rispetto assoluto delle storie dei protagonisti. I diritti letterari non intendono essere esercitati da alcuni, ma vogliono costituire un piccolo patrimonio per la comunità di San Felice Circeo.
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